• Il ragazzo che nacque due volte Una storia vera Prefazione di Marco Berry
    "Il ragazzo che nacque due volte" è la storia di Alessio e della sua rinascita.
    A partire dal grave incidente motociclistico che ha subito a soli 23 anni, Alessio ripercorre il tempo della sua esistenza attraverso un quotidiano contraddittorio tra sofferenza e speranza senza mai dimenticare quel breve o lunghissimo attimo che, durante il coma, lo ha portato a contatto con una indimenticabile sorgente di luce...
    Scopri il libro
  • E’ il 5 dicembre del 1993 e non posso ovviamente sapere che quel giorno lo avrei ricordato per tutta la mia vita.
  • Nella stanza, una luce bianca splendente ci avvolge ed è così sfolgorante che il suo tepore sembra penetrare nelle nostre carni. È così radiosa e densa da essere quasi palpabile: una luce “viva”!
  • Mara, riportami a casa, ti prego, voglio tornare a casa. Alessio, guarda che è lunga la strada del ritorno, sei proprio sicuro di volerlo fare?
  • È impossibile, assurdo, inaccettabile che una cosa del genere sia successa proprio a me.
  • Dolce Alessio, come vorrei ora asciugare le lacrime che irroreranno il volto, ma tu sii pronto perché gioia poi avrai; sii forte e sicuro ché luce è in te e con te.
  • Ho deciso che la mia sarebbe stata una rinascita verso un’esistenza del tutto nuova.
  • Quest’esperienza mi ha insegnato che c’è una parte di noi che fingiamo di non conoscere ma che esiste ed è, prima o poi, destinata ad uscire allo scoperto.
  • La sensazione che tutto quello che sto vivendo con la mia immaginazione stia accadendo realmente è fortissima.
  • Faticoso è salire, comporta sforzo, impegno, fiducia, ma a volte l’incontro con il dubbio è così forte che può far annebbiare e far vacillare.
  • Ho sempre cercato di dare un significato a quello che accade. Non ho mai creduto al “caso” né alle coincidenze.
  • Bisognerebbe riuscire ad “ascoltare” la vita attraverso quello che accade intorno a noi e trovare un collegamento fra i vari avvenimenti.
  • Noi siamo esseri umani fisicamente perfetti e qualcuno ci dice che possediamo anche un'anima, o spirito, o parte divina. Questo non è corretto!!
  • Se riuscirò a dare un senso a quello che mi è accaduto e a convincermi di non doverlo mai più classificare come "sfiga", allora potrò vivere l’esperienza anziché subirla.
  • Sono stato otto giorni in coma e diciassette in rianimazione, isolato dal mondo, senza sapere cosa avveniva all'esterno.
  • Appena giunto sopra di te mi sono chinato per prenderti una mano e ho visto il tuo viso dentro il casco… era completamente insanguinato.
  • Io ho capito immediatamente che era arrivato per me il momento della prova più grande, quella che nessuna madre al mondo vorrebbe mai affrontare: la morte di un figlio.
  • La cosa più preoccupante era però la schiena, dicevano scuotendo la testa: sicuramente saresti rimasto paralizzato.
  • In questo momento mi sembra di sprofondare all'inferno. Questo deve essere il luogo del vero supplizio. Fino a che punto devo arrivare? Non è ancora abbastanza? Perché il dolore continua ad aumentare?
  • L’ultimo dolore forse che lo attenderà, ma il mondo infine sarà pronto a riaccoglierlo tra le sue braccia. Il mondo di amore che attende il suo trionfo.
  • Ascolta Alessio: se un dolore non cessa con le terapie e non se ne trova la causa vuol dire che "ci serve". È un messaggio che ci viene inviato tramite il corpo per avvisarci che qualcosa non va
  • Finalmente ho capito cosa significa essere se stessi e malgrado abbia dovuto pagare un conto salato, devo dire che ne è valsa veramente la pena. Ora so con un po' più di chiarezza chi sono o meglio chi sono finalmente diventato e non dovrò mai dimenticarmelo.
  • Ora sono pronto ad agire e mi sento più forte della paura!
  • Io sono ben altro, per niente affatto tutto questo. Devo guarire, ce la devo fare, non posso assolutamente rassegnarmi a una condizione simile.
  • E se anche quel ragazzo che nemmeno conosco avesse la possibilità di guarire? Potrebbe averne le capacità ma non conoscerle, anche se sono racchiuse in lui.
  • Certo la scienza dice che dopo tutto questo tempo, se non vi è stata nessuna ripresa, la diagnosi non può che essere una e una sola: paraplegia irreversibile! Io però sono disposto a rimettermi in gioco e ad aspettare ancora perché il giorno in cui riuscirò a stupire il mondo prima o poi arriverà.
  • D’altra parte soffermarsi troppo a immaginare il futuro con tutte le sue implicazioni negative, sembra proprio un esercizio inutile. Perché allora non provare ad incanalare le nostre energie solo nel presente, senza distrazioni troppo lontane nel tempo ed alimentandole semplicemente con la speranza?
  • In questo momento mi viene in mente una frase del quinto messaggio di Mara: "…ma l’energia che scaturisce dalle vostre forme pensiero è tale che anche la materia ne può essere influenzata".
  • Ho scoperto che anche il personale volontario cerca, attraverso le nostre esperienze, di comprendere il valore della vita, della salute e della stima di se stessi, poiché nell’affannoso scorrere della vita quotidiana questi valori vengono sistematicamente accantonati.
  • Adesso invece sento il bisogno forte di ringraziarti, non tanto per cose particolari che hai fatto, ma solo per il semplice motivo che esisti, che vivi e che Dio mi ha permesso, ci ha permesso di incontrarti …….sento il bisogno di ringraziarti perché sono cresciuta di più in tre giorni (quelli in cui siamo venuti a trovarti) che in quasi venti anni della mia vita.
  • Forse il primo passo da compiere è quello di amare me stesso più di prima, anche se l’Alessio che vedo riflesso nello specchio oggi non assomiglia poi molto all’Alessio di ieri. Devo riuscire ad accettarmi fino in fondo per quello che sono diventato, senza remore o rimpianti.
  • La guarigione non è un autobus che aspetti e che, quando passa, lo prendi e ti porta via. Allora cosa posso fare? Come posso inventarmi questo programma di risanamento?
  • In altre parole se da un lato cerco di intravedere nuovamente in cielo quella stessa luce che ho già conosciuto, dall’altro sento il bisogno di voltarmi indietro e capire da dove effettivamente sono incominciati i miei problemi. E se fossero iniziati in vite precedenti?
  • Poiché ogni esperienza umana giusta o sbagliata contiene un dono da accogliere, voglio viverla in tutti i suoi aspetti per conoscermi più a fondo, imparare ad amare me stesso e a condividere quello stesso amore, in modo completo e spontaneo, con gli altri.
  • La risposta l’ho trovata nell’esperienza vissuta durante il coma. Come se nel corpo immobilizzato ed in fin di vita, la mia coscienza fosse andata a ritroso nel tempo per riconoscere l’origine del mio profondo scontento.
  • Quando Mara per ben due volte mi ha chiesto se ero proprio sicuro della scelta di tornare ad abitare nel mio corpo, ho sentito la sua insistenza come se cercasse di aiutarmi a prendere la decisione più giusta.
  • Nella parte finale del mio “viaggio” mi sono trovato immerso in una luce intensa, radiosa ma non accecante, che permeava tutto il mio essere e nutriva ogni cellula del mio “corpo”. Una sensazione unica che è rimasta scolpita dentro di me e che mi ha procurato uno stato di pace e di felicità mai raggiunto prima.
  • In una dimensione dove spazio e tempo sembrano perdere radicalmente il significato che invece hanno su questo pianeta, il senso dell’infinito e dell’eterno acquistano una importanza fondamentale per spiegare il nostro passaggio terreno.
  • La mancanza di limite temporale propria dell’eternità, mi consente di riflettere che la mia vita di oggi può, in qualche modo, essere figlia di un’esistenza precedente e che la reincarnazione potrebbe davvero spiegare in modo appropriato alcuni aspetti di ciò che mi è accaduto.
  • Quello che ho visto, vissuto, capito e imparato niente e nessuno potrà mai togliermelo e farà sempre parte di me. Vedrete, ci sarà un giorno in cui mi alzerò in piedi, e questo sarà un'ulteriore conferma che l'Uomo e Dio sono tutt'uno.
  • Mi affascina molto l'idea di poter raccontare tutta la mia avventura in un libro mentre la sto ancora vivendo, senza dover attendere il momento della guarigione. Ci sarà tanto da scrivere: dalla descrizione del viaggio a quella del risveglio, dall’incidente agli avvenimenti che si sono succeduti.
  • Siamo sotto casa mia, scende dalla macchina, viene dalla mia parte, apre la portiera, mi guarda fisso negli occhi, si avvicina e improvvisamente mi bacia sulle labbra, prende la carrozzina e citofona a casa: siamo arrivati.
  • Mi viene in mente che, quando ero piccolo, mi veniva insegnato che noi siamo i figli del peccato e nasciamo nel peccato e… cazzate su cazzate del genere. Madre Natura nella perfezione delle sue leggi non può minimamente essere intaccata dal peccato.
  • Là, in un angolo nascosto del mio cuore, nell'ombra della materia, ho scoperto, con grande stupore e felicità, una piccola scintilla di Luce splendente capace di fugare il buio e in grado di farmi affermare con certezza che Dio è dentro di me e io sono in Dio.
  • "L'uomo crede ciò che può e non oltre e dice solo ciò che vede e non molto può, anche se crede di più"
  • E’ evidente che nessuno di noi va a cercarsi un incidente o si augura di contrarre una grave malattia per portare a termine il proprio progetto di vita, ma la comprensione e la soddisfazione di certe esigenze interiori spesso portano a mettere in gioco perfino la nostra integrità fisica.
  • Per me il fatto veramente ingiusto non è assolutamente quanto è accaduto con tutti i suoi incredibili e dolorosi aspetti esteriori, ma bensì la “non conoscenza” del profondo e vero significato dell'esperienza che si è costretti a vivere.
  • Non confonderti con l’esperienza ma sii sempre te stesso: è Alessio che vive l’esperienza.
  • Il 16 agosto del 1996 raggiungo il più grande traguardo a cui uno sportivo può aspirare: la partecipazione ad una Olimpiade. E’ vero, dovrei dire Paralimpiade, ma per me e per tanti atleti presenti, questa è una Olimpiade a tutti gli effetti, senza “para”.
  • Così come l’incarnazione avviene gradualmente nel grembo materno, anche il ritorno a “casa” si realizza progressivamente passando da una dimensione intermedia (astrale), parallela a quella fisica, dove vi è assenza di tempo e spazio.
  • La legge di attrazione è una risposta ai nostri pensieri. Infatti l’energia del pensiero attiva una vibrazione alla quale la legge di attrazione risponde con una azione concreta.
  • Si nasce tutti bruchi e destinati a diventare farfalle, ma anche se alcuni non riusciranno mai a scoprire come aprire le proprie ali, molti altri lo capiranno e si godranno la meraviglia dei loro stessi colori con la sensazione di aver condensato la propria vita in una sola, unica, travolgente giornata come la più splendida delle farfalle.
  • Ma quale sarà mai allora il modo giusto di chiedere? E soprattutto cos’è quello che mi sarà dato?
  • Non basta porsi un obbiettivo e desiderare di conseguirlo, bisogna fare qualcosa, agire, usare l'immaginazione e la creatività.
  • La nostra anima è perfetta, è un soffio di Dio, è un raggio di Luce purissima che però ha bisogno di sperimentarsi in un corpo per manifestare la sua perfezione, altrimenti la perfezione, se fine a se stessa, che bisogno avrebbe di esistere?
  • La fede è luce che fa risorgere e che va conquistata, presa e ripresa finché forte e salda come una roccia radicata in noi, permette ad ognuno di raggiungere lo scopo e il compito prefissato.
  • Il 13 maggio del 2001 è andata in onda una puntata del Maurizio Costanzo Show e quando si è aperto il tendone rosso, sul palco, seduto tra gli altri invitati disposti a semicerchio, c’ero anch’io, ma non in un posto qualsiasi. Ero proprio nel secondo posto da destra così come avevo immaginato nel mio sogno.
  • Se riuscirò a capire il senso dell’esperienza della mia invalidità, allora il mio percorso sarà meno complicato e potrò più facilmente concentrarmi sulla guarigione.
  • A distanza di anni, ricordo ancora perfettamente il momento in cui mi sono lasciato beare da quella magnificenza, da quella Luce che splendeva non solo intorno a me, ma soprattutto dentro di me. Se dovessi utilizzare un solo aggettivo per descrivere come mi sono sentito in quel momento userei la parola “potente”.
  • Ho sentito una fitta al cuore, mi sono sentito uno stupido, un traditore, un impostore. La parola coerenza, da me così tanto pretesa e voluta, era stata in un solo attimo rinnegata.
  • Per conoscere le nostre vere esigenze, dobbiamo scendere nel mondo interiore ed interrogare la nostra anima che è in unione costante con Dio, perché è solo lì che possiamo trovare le risposte ai nostri bisogni reali.
  • Se prego per la mia guarigione, ma poi alimento rabbia per tutto quello che mi è successo o provo risentimento verso le persone che ritengo responsabili dei miei mali, probabilmente non avverrà alcuna guarigione, alcun cambiamento, al contrario mi sentirò, oltretutto e una volta di più, una vittima arrabbiata.
  • L’uomo può condizionare negativamente la natura ma può anche imparare ad amarla e rispettarla.
    Se riuscirà a farlo otterrà in cambio il dono di poter continuare a vivere sul più straordinario e meraviglioso pianeta dell’intero Universo e potrà proseguire il suo avventuroso cammino verso l’infinito.

Alessio Tavecchio

è nato a Bergamo il 7-12-1970, è sposato con due figlie e vive a Milano.

Leggi la biografia